24 novembre 2024 - Domenica di Cristo Re
Dn 7,13-14 / Sal 92 / Ap 1,5-8 / Gv 18,33-37
Commento Video al Vangelo della Domenica (a cura della Diocesi di Vicenza)
24 novembre 2024 - Domenica di Cristo Re
Dn 7,13-14 / Sal 92 / Ap 1,5-8 / Gv 18,33-37
Commento Video al Vangelo della Domenica (a cura della Diocesi di Vicenza)
Per festeggiare Cristo, re dell’universo, la Chiesa non ci propone il racconto di una teofania splendente. Ma, al contrario, questa scena straziante della passione secondo san Giovanni, in cui Gesù umiliato e in catene compare davanti a Pilato, onnipotente rappresentante di un impero onnipotente. Scena straziante in cui l’accusato senza avvocato è a due giorni dal risuscitare nella gloria, e in cui il potente del momento è a due passi dallo sprofondare nell’oblio. Chi dei due è re? Quale dei due può rivendicare un potere reale (Gv 19,11)? Ancora una volta, secondo il modo di vedere umano, non si poteva che sbagliarsi. Ma poco importa. I giochi sono fatti. Ciò che conta è il dialogo di questi due uomini. Pilato non capisce niente, né dei Giudei, né di Gesù (Gv 18,35), né del senso profondo del dibattito (Gv 18,38). Quanto a Gesù, una sola cosa conta, ed è la verità (Gv 18,37). Durante tutta la sua vita ha servito la verità, ha reso testimonianza alla verità. La verità sul Padre, la verità sulla vita eterna, la verità sulla lotta che l’uomo deve condurre in questo mondo, la verità sulla vita e sulla morte. Tutti campi essenziali, in cui la menzogna e l’errore sono mortali. Ecco cos’è essere re dell’universo: entrare nella verità e renderle testimonianza (Gv 8,44-45). Tutti i discepoli di Gesù sono chiamati a condividere la sua regalità, se “ascoltano la sua voce” (Gv 18,37). È veramente re colui che la verità ha reso libero (Gv 8,32).
(Enzo Bianchi, La Repubblica 18-11-24)
È finito il sinodo della Chiesa universale alla fine del mese scorso ed è iniziato il sinodo della chiesa italiana con un’assemblea a Roma di molti delegati delle diocesi. Ma, va detto con chiarezza, salvo i partecipanti e gli addetti ai lavori la celebrazione di questi eventi è passata inosservata, non dico nell’opinione pubblica ma neanche tra quelli che si dicono cattolici o frequentano l’eucaristia domenicale. Significativamente ha destato più interesse una ricerca del CENSIS, “Italiani, fede e chiesa”, che riconferma quello che viene ultimamente ripetuto: continua in modo vertiginoso la diminutio della religione cattolica e della fede, della frequenza ai riti religiosi e la chiesa non è più autorevole. Alcuni presbiteri sono visti con ammirazione e simpatia ma non come pastori della comunità. L’unica voce autorevole resta quella di Papa Francesco che tuttavia non è certo ascoltato per quel che riguarda l’etica cristiana della condivisione dei beni con i poveri, l’accoglienza dei migranti e l’etica sessuale. Giuseppe de Rita, un vigilante intelligente che su questi temi non solo conduce le inchieste ma sa anche leggerle, ci ha sempre messo in guardia sui dati, sempre soggetti a diverse interpretazioni, e ci ha chiesto un discernimento, uno spirito critico nell’incrociarli. Perciò ci impegniamo in una lettura critica dei risultati dell’inchiesta che mettiamo a confronto con altri dati che possediamo per esperienza diretta. Ad esempio: se l’inchiesta rivela un bisogno di spiritualità, di vita interiore, questo dato va collocato in un oceano di indifferenza e per quel che riguarda i giovani, come testifica anche Umberto Galimberti, in un dilatarsi del nichilismo (nega che esistano dei valori e delle verità assolute significativi). E poi è venuto il momento di essere seri da parte dei cristiani: la spiritualità cristiana non è questa diffusa attenzione allo star bene con sé stessi, al perseguire sentieri di rappacificazione interiore. Oggi c’è un bisogno di vita interiore che è più che comprensibile nell’attuale contesto di esproprio della propria anima a causa dell’alienazione (smarrimento) dominante, ma non è spiritualità cristiana. È una spiritualità “fai da te”, sovente incoraggiata dagli esperti del dialogo tra le religioni verso un sincretismo (mescolanza di culture diverse) che sfigura la sequela di Gesù di Nazareth. E sì, molti dicono di pregare perché sono nel bisogno: da sempre, e lo diceva già Lucrezio, la paura e l'angoscia creano gli dei che poi li affaticano con la preghiera, ma non è preghiera autentica cristiana.
Con queste precisazioni non voglio biasimare nessuno ma prendere una posizione chiara di fronte a troppe ambiguità alle quali attingono i cristiani. Certo, nella mia infanzia si pregava molto di più: quando arrivava un temporale per scongiurare la grandine, quando c'era siccità per invocare la pioggia. Ma forse c’era più fede? La preghiera è un mistero che solo Dio conosce per poter essere oggetto di inchieste e valutazioni nostre.
CHIESA SAN PIO X - Sabato 7 dicembre
Ore 18.30 S. Messa di saluto dell’U.P. a don Alberto Dinello
Al termine della celebrazione ci sarà un momento conviviale per tutta l’Unità Pastorale
presso il Centro parrocchiale di S. Pio X.
CHIESA Madonna della Pace - Domenica 8 dicembre
Don Alberto celebrerà la S. Messa delle ore 9.00 e delle ore11.00
La Parola di Dio in Avvento per l’Unità pastorale
L’invito è rivolto a tutti coloro che vogliono vivere più intensamente il periodo di Avvento, avvicinarsi alla Parola, capirne il contesto e andare alla radice della nostra fede. Attraverso la lettura e il commento delle Sacre scritture, cercheremo di comprenderne il significato per vivere la messa della domenica con maggiore partecipazione. L’incontro è aperto a tutti.
I martedì alle ore 20.45 presso la Cappellina di Madonna della Pace, i giorni:
- 26 novembre
- 3 dicembre
- 10 dicembre
- 17 dicembre
IMPEGNI E INIZIATIVE DELLA DIOCESI
Domenica 24 novembre Incontro vicariato Urbano
Continuano gli incontri vicariali per la riorganizzazione territoriale delle parrocchie e delle unità pastorali. L’appuntamento per il vicariato Urbano: domenica 24 novembre alle 14,30 al Centro Diocesano Onisto di Vicenza.
IMPEGNI E INIZIATIVE DELL’UNITA' PASTORALE
Come annunciato nella lettera del Vicario generale il 13 settembre u.s. di un nuovo aiuto per la nostra Unità pastorale, a seguito della nomina di don Alberto Dinello come fidei donum, comunichiamo che è stato nominato dal vescovo Giuliano don Mauro Cenzon; attualmente presta servizio nell’Unità pastorale di Araceli e inizierà il suo servizio pastorale in mezzo a noi dopo le festività natalizie. Benvenuto don Mauro e buon cammino nella nostra Unità pastorale!
Domenica 24 novembre: Spiogioca
Pomeriggio di giochi organizzato per i bambini delle elementari, dalle ore 15:30 alle 18:30. Vi aspettiamo al Centro parrocchiale di San Pio X!
Lunedì 25
Ore 20.45 Formazione animatori GEM e GES (Centro parr. S. Pio X)
Mercoledì 27 novembre: Ministri straordinari della Comunione
Incontro formativo
Per favorire la partecipazione all’incontro ci sono due possibilità di orario ore 17.00 oppure ore 20.45 (Centro parrocchiale Madonna della Pace)
Sabato 7 dicembre
Ore 18.30 S. Messa di saluto a don Alberto Dinello (CHIESA SAN PIO X).
Al termine della Messa ci sarà un momento conviviale per tutta l’Unità pastorale presso il Centro parrocchiale di S. Pio X.
Domenica 8 dicembre
Don Alberto celebrerà la S. Messa delle ore 9.00 e delle ore11.00 a Madonna della Pace.
Domenica 8 dicembre: Stanga Insieme
ore 12.30 pranzo: si prega dare la conferma entro il 3 dicembre
Informazioni: Denisa 0444-363922 Dino 3409248309 Marco 3917613400
Associazione Berica Pellegrinaggi Mariano: 14-15 dicembre 2024
Pellegrinaggio al Santuario de La Verna e visita alla città medievale di Gubbio
E’ gradita la conferma di partecipazione entro il giorno 26/11
Baio Marta 338 9061267 - Castegnaro Rita 328 1557414
Bianca 348 3365225 - Scalco Graziana 338 1277070
Spiller Alessandra 340 3312555
«Nonostante le molte difficoltà che affliggono oggi le nostre famiglie, non dimentichiamoci, per favore, di questo: le famiglie non sono un problema, sono prima di tutto un’opportunità. Un’opportunità che dobbiamo curare, proteggere e accompagnare. È un modo di dire che sono una benedizione. […] Si discute molto oggi sul futuro, su quale mondo vogliamo lascare ai nostri figli, quale società vogliamo per loro. Credo che una delle possibili risposte si trova guardando voi, ognuno di voi: vogliamo lasciare un mondo di famiglie. È la migliore eredità: lasciamo un mondo di famiglie. Certamente non esiste la famiglia perfetta, non esistono sposi perfetti, genitori perfetti né figli perfetti, e, se non si offende, io direi suocera perfetta. Non esistono. Ma questo non impedisce che siano la risposta per il domani. Dio ci stimola all’amore e l’amore sempre si impegna con le persone che ama. Per questo, abbiamo cura delle nostre famiglie, vere scuole del domani. Abbiamo cura delle nostre famiglie, veri spazi di libertà. Abbiamo cura delle nostre famiglie, veri centri di umanità».
(Papa Francesco, testo tratto dal Viaggio apostolico a Cuba, 22 settembre 2015)
Insegnami ad ascoltare, o mio Dio,
chi sta accanto a me,
la mia famiglia, i miei amici, i miei colleghi.
Aiutami a capire che, per quante parole io possa udire,
il messaggio è: "Accoglimi come persona. Ascolta me".
Insegnami ad ascoltare, o Dio premuroso,
i lontani, il bisbiglio dei senza speranza,
il lamento dei dimenticati,
il grido degli angosciati..
Aiutami ad avere meno paura,
a fidarmi della voce interiore,
che risuona nel mio intimo.
Insegnami ad ascoltare, Santo Spirito,
la tua voce, nell'attività e nella noia,
nella sicurezza e nel dubbio,
nel rumore e nel silenzio.
Ruth Mc Lean
Per molti cristiani è un obbligo, una routine che rischia di diventare un peso. In realtà le motivazioni di recarsi in chiesa la domenica hanno la loro prima radice nei comandamenti dati da Dio, sul Sinai, a Mosé quando si legge: “ricordati del giorno di sabato per santificarlo”. Quindi la dedicazione di un giorno interamente al Signore...
Per molti cristiani è un obbligo, una routine che rischia di diventare un peso. In realtà le motivazioni di recarsi in chiesa la domenica hanno la loro prima radice nei comandamenti dati da Dio, sul Sinai, a Mosé quando si legge: “ricordati del giorno di sabato per santificarlo”. Quindi la dedicazione di un giorno interamente al Signore.
Il progetto nasce dalla constatazione che nel nostro quartiere di San Pio X poche sono le occasioni dedicate ai bambini dai 6 ai 10 anni (età caratterizzata da forte crescita e numerosi cambiamenti) per incontrarsi e divertirsi assieme di Domenica..